Quanto è difficile vivere! Quanto
è impegnativo e quanto coraggio ci vuole per vivere. La vita a volte grida il
nostro nome e noi possiamo scegliere se rispondere alla sua chiamata o
ignorarla.
Vivere è un compito
erculeo e durante il lungo periodo di tempo in cui viviamo, esistiamo. Viviamo
avventure, nuovi inizi, nuove posizioni, nuove realtà.
Possiamo avere la sensazione che la vita sia veloce, o
forse un po' lenta. A volte sembra eterea o effimera, altre
volte è piena di vitalità e forza.
È anche difficile vivere
tra i tempi morti. Ogni individuo ha il suo lato oscuro, il suo momento di
aridità, il suo tempo morto. Il mio tempo morto è quando non scrivo, quando non
arriva l'ispirazione. Non
sento che la mia vita è vana; no, è solo temporaneamente deserta e sterile. È
un tempo vuoto, un tempo morto. In quel momento sono
morto anch'io.
Ecco perché vivere tra i
tempi morti richiede molto coraggio e molta freddezza. Bisogna attingere dal
profondo della nostra essenza tutta la forza interiore, tutta la fede nella
vita stessa che stiamo vivendo.
Vivere è anche un atto di
gratitudine per “essere” e per “esserci”. È avere il misterioso potere di
esprimere tutto ciò che sentiamo, di raccogliere tutte le nostre esperienze, i
nostri pensieri, le nostre convinzioni e di agire di conseguenza. Vivere è avere
il coraggio e l'audacia di dire “SÌ” a ogni affronto, a ogni ostacolo, a ogni
perdita, a ogni fugace momento di felicità. Vivere è sentire la pienezza dell'essere e dell'essere
parte di un tutto; una particella vitale dell'universo stesso, una parte
infinita e fondamentale della Creazione.
Vivere la vita per me è lasciare un raggio di stelle
con le parole dei miei pensieri ovunque vada, in qualsiasi orbita mi trovi.
“La vita è troppo
importante per essere presa sul serio” Oscar Wilde (1854-1900)
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